VOI DOV’ERAVATE ?

E voi dove eravate quando c’è stato l’attentato a Parigi il 13 novembre? Ce le ricordiamo sempre quelle serate così catastrofiche, che hanno cambiato la storia. Loro erano insieme, in una serata magica in un posto magnifico, in una serata perfetta, senza vento, senza freddo, solo tanta tranquillità e pace, col lento sciacquio del mare. Una serata non organizzata, ma che non sarebbe potuta essere più perfetta. Camminare per stradine deserte, illuminate da lampioni discreti, unici testimoni dei loro passi affrettati, per raggiungere una meta che neanche loro sapevano. Poi d’improvviso, le insistenti notifiche del cellulare, e scoprire, sgomenti, che in un’altra parte del mondo, la città degli innamorati, dei sogni, delle luci, c’era gente che stava morendo e stava vivendo l’orrore più nero. Eppure nel paesino c’era tanto silenzio, tanta pace, che sembrava davvero assurdo, irreale.  A un certo punto, una chiesetta deliziosa, purtroppo con i cancelli chiusi, ma nel cortile si scorgevano dei bellissimo alberi di ulivo, che illuminati dalla luce della luna, apparivano ancora più suggestivi. Restarono in silenzio a guardare oltre quel cancello. Che parole si potevano pronunciare in quel momento? C’era un senso di colpa a sentirsi così felici, mentre il mondo piangeva. E così cominciarono a scendere, nessun’anima lungo la strada, solo le loro ombre, un gatto, e il delizioso quadretto che li avvolgeva. A un tratto, da un balcone bianco, si affaccia come Giulietta, una vecchina, che respirava l’aria della dolce sera di mare e sobbalza al loro arrivo. Racconta ciò che stava seguendo in tv, degli spari, della paura, come se si conoscessero12247163_103575403345541_1671517810332697927_n da sempre, perché è così che succede, quando accadono queste tragedie, siamo tutti fratelli, siamo tutti parenti, che dobbiamo difenderci dal diavolo. Le pagliuzze di felicità che c’erano intorno a quei due sembravano fiocchi di neve, succedeva ogni volta che si incontravano, le pagliuzze sembravano coriandoli di carnevale. Le prime volte, appena si separavano, le pagliuzze sparivano, poi cominciò ad accadere qualcosa di strano: erano talmente potenti quelle energie ancestrali, che, anche separati, le pagliuzze restavano intorno a loro, magiche, dorate, luminescenti,  brillanti. La paura della guerra non può nulla contro la forza più potente dell’universo, che sconfigge anche la morte.

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