Inizialmente gli raccontava tutto:
i suoi progetti, i sogni,
gli parlava del quotidiano.
Aveva necessità di confidarsi con lui,
lo cercava, per condividere
i suoi pensieri.
Spesso lui non ascoltava,
non aveva mai tempo
oppure non dava importanza
alle parole di lei.
Continuò ad amarlo ma
prima di parlare imparò a
trattenersi, a dire magari
ciò che lui si aspettava
che lei dicesse
e le cose
andarono bene per un bel po’.
Ogni volta però che lei
aveva necessità di un confronto,
o di un dialogo vero,
fu costretta a cercare un’amica
o un compagno di scuola,
una collega, un’altra persona insomma,
in grado di capirla.
Fu così che quel giorno
in cui ebbe quella splendida notizia,
stava correndo da lui
per raccontargliela
e festeggiare insieme,
ma a un certo punto si fermò
e si accorse che non aveva più
voglia di condividere più nulla
con una persona
che era sempre stata indifferente
al suo mondo interiore.
Si rese conto in quel momento
che il suo grande amore
si era consumato,
avvilito in sé stesso,
senza che lei se ne fosse accorta.
Tornò indietro e pensò
che avrebbe voluto festeggiare
con le persone che l’avevano sempre
ascoltata.
Lui non le mancava più.
Non era più niente per lei.
Miriam Messina