Nei bauli della nostra infanzia
sono nascosti orsi senza orecchie
matite senza punta
favole senza copertina
e mostri senza voce.
Nei bauli della nostra infanzia
ci sono le nostre mani piccole
che contano gli anni che avevamo:
due, poi tre, poi quattro,
infine cinque, tutta la mano intera.
In quei bauli che non vorremmo aprire
che non vorremmo ricordare
che vorremmo che qualcuno
di notte
gettasse in mare
a nostra insaputa
per liberarcene
ma poi
se lo venissimo a sapere
ci tufferemmo in mare
di notte
per riprenderli
nuotando
disperati.
Siamo sempre soli
quando apriamo quei bauli
le mani tremano
il cuore si ferma
e poi
non riusciamo a
richiuderli più.
– Miriam Messina
mi piace molto
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grazie Abner
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devo confessarti che ho sentito il famoso brividino…
di per sè non è una grande poesia e lo sai da sola ma allo stesso tempo lo è proprio perchè non lo è…
vabbè.. scusa
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ahahahah, perché qualcuno sa quale sia una grande poesia?
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Beh si mia cara
Si sa
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