Sara guardava le foto
del passato
dell’uomo che amava
e rifletteva.
Era incredibile come
gli apparisse estraneo,
lontano,
in quelle foto.
Era un altro uomo.
Sempre bello,
ma non suo.
Quando viveva
in una dimensione diversa
in cui lei ancora non c’era.
Come era possibile
che invece adesso
sembrava fosse talmente suo,
talmente affine,
da non poter credere
che ci fosse stato davvero
un tempo in cui
non si vivevano,
non si toccavano.
Sara guardava le foto
e rifletteva.
Non aveva capito niente
fino a quel momento.
Il più potente amore
non lega le persone
dalla nascita alla morte,
ma le lega in tempi magici
separati da spazi temporali.
Una persona non è mai
totalmente tua
perché appartiene soltanto
alla sua stessa esistenza.
Una persona è tua soltanto
nel tempo che vi è
concesso dall’universo
ed è l’universo
che dirige l’orchestra.
A noi tocca soltanto
danzare nella musica
che ci concede.
Il più potente amore
è tollerante
degli spazi che
l’universo regala
e non invade mai,
non pretende mai
eppure è il più
splendente di tutti
gli amori del mondo.
– Miriam Messina